Le forze dell’ordine hanno implementato vaste reti di telecamere di sorveglianza per difendersi dal terrorismo e combattere il crimine di strada. A Newark, la polizia ha compiuto un passo straordinario che pochi altri dipartimenti (se non nessuno) hanno perseguito: ha aperto al pubblico decine di telecamere a circuito chiuso, chiedendo agli spettatori di assistere le Autorità nel vigliare la città, segnalando elementi sospetti.
La piattaforma Citizen Virtual Patrol è stata accolta dall’amministrazione pubblica come una mossa verso la trasparenza in una città in cui la sfiducia nei confronti della polizia è radicata nel tessuto sociale, a causa delle passate accuse di aggressiva applicazione di contenimento e di discriminazione razziale. Le telecamere offrirebbero un modo per attivare la cittadinanza, nella speranza per la città di Newark di scrollarsi di dosso la reputazione di città affetta da violenza e criminalità. “E’ un passo verso la costruzione di una partnership”, ha detto Anthony Ambrose, che, come direttore della sicurezza pubblica, sovrintende le operazioni di polizia e antincendio della città. Da quando il programma è iniziato un mese fa, 1.600 utenti si sono registrati sul sito Web, e i residenti hanno chiesto più telecamere nei loro quartieri.
Il programma ha suscitato allarme tra i gruppi per le libertà civili e i difensori della privacy. Tra le preoccupazioni più comune si trova la paura di conseguenze potenzialmente devastanti derivanti dall’abuso di questo strumento da parte di stalker e potenziali ladri potenziali, che potrebbero così tracciare e monitorare i propri obiettivi. Allo stesso tempo, il timore è che la polizia faccia forse troppo affidamento sul giudizio di civili non addestrati la cui percezione potrebbe essere offuscata da pregiudizi inconsci.
“Non è solo un Grande Fratello”, ha detto Amol Sinha dell’American Civil Liberties Union del New Jersey. “C’è un numero infinito di fratelli qui.”
Originale in Crime and Justice News